Diabete a scuola: il percorso per la salute dei bambini e ragazzi con diabete

On line protocollo e guida “Se il mio alunno avesse il diabete”

Garantire a bambini e giovani con diabete di tipo 1 di frequentare la scuola di ogni ordine e grado, a partire dall’asilo nido, in tutta sicurezza, come ogni altro alunno.

E’ questo l’obiettivo principale dell’intesa “Percorso provinciale per l’inserimento in ambito scolastico e nei servizi educativi dei soggetti in età evolutiva affetti da diabete di tipo 1” siglata dalle Aziende sanitarie di Parma – AUSL e Azienda Ospedaliero-Universitaria –  Ufficio Scolastico provincialeAssociazione per l’Aiuto dei Giovani Diabetici – Organizzazione di Volontariato  AGD - ODV.

Scarica il protocollo d'intesa aggiornato a giugno 2023

Al protocollo si affianca una pratica guida, rivolta al personale scolastico docente, dal titolo “Se il mio alunno avesse il diabete".  

A CHI E’ RIVOLTO IL PERCORSO

Ai bimbi e ragazzi con diabete di tipo 1 che frequentano le scuole di Parma e provincia di ogni ordine e grado, a partire dagli asili nido. Su una “popolazione scolastica” di 75.937 alunni, si tratta di  121 tra bimbi e ragazzi, di cui 55 da 15 a 19 anni, 40 di età compresa tra i 10 e i 14 anni, 19 dai 5 ai 9 anni e 7 da 0 a 4 anni (dati al 31/12/2018).  

COSA E’ IL DIABETE TIPO 1

E' una malattia di origine autoimmune, causata da un’insufficiente o assente produzione di insulina dovuta ad una sofferenza – e distruzione – di cellule del pancreas deputate a produrre l’ormone insulina.

Chi ha il diabete tipo 1 necessita di terapia insulinica che può essere somministrata con iniezioni sottocutanee multiple giornaliere oppure in continuo tramite microinfusore. E' necessario, inoltre, eseguire un attento controllo glicemico tramite glucometro e/o sensore continuo, al fine di regolare la dose insulinica e di prevenire o trattare adeguatamente eventuali diminuzioni o aumenti eccessivi della glicemia stessa.

I SOGGETTI COINVOLTI

Professionisti sanitari – il Centro di Diabetologia Pediatrica dell’Ospedale Maggiore, il servizio di Pediatria di Comunità dell’AUSL, il Servizio Infermieristico Domiciliare dell’AUSL, il Pediatra di libera scelta o il Medico di medicina generale -; la famiglia del bimbo o giovane con diabete; la scuola – insegnanti e personale amministrativo; l’Associazione AGD-ODV. 

LA FORMAZIONE

L’esperienza ha dimostrato che il personale scolastico che ha la piena consapevolezza della patologia, derivante da una adeguata formazione, è molto più disponibile a prendersi in carico l’alunno con diabete. La presenza di insegnanti informati e formati su questo tema è utile anche a facilitare il riconoscimento dei sintomi in alunni all’esordio della malattia favorendo così la diagnosi precoce. La formazione è organizzata dai professionisti delle due Aziende sanitarie in collaborazione con AGD-ODV è offerta al personale della scuola. Si tratta di una formazione generale sulla patologia e su come gestire la mensa scolastica, l’attività fisica e le uscite, oltre a come riconoscere e trattare l’ipo e l’iperglicemia. E’ prevista anche una formazione specifica, prima dell’inserimento in classe dell’alunno con diabete, con approfondimenti su temi specifici. E’ bene ricordare che l’assistenza agli alunni con diabete che comporti la somministrazione di farmaci è un’attività che non richiede il possesso di particolari cognizioni di tipo sanitario, né l’esercizio di discrezionalità tecnica da parte di chi interviene. E’ importante, appunto, avere una corretta formazione.

In sintesi, questi i ruoli di ciascuno all’interno del percorso di corretta gestione a scuola dell’alunno con diabete: 

  • Il Centro di Diabetologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria: comunica l’insorgenza di un nuovo caso di diabete ai servizi sanitari: Pediatra di libera scelta tramite la lettera di dimissione, Pediatria di Comunità tramite i genitori. Fornisce al genitore  la lettera indirizzata al Dirigente Scolastico relativa alla certificazione di diabete. Redige, mantiene aggiornato e fornisce al genitore il Piano individuale di trattamento diabetologico. E’ disponibile per eventuali consulenze, richieste dagli operatori coinvolti nell’inserimento scolastico. Attiva il servizio sociale ospedaliero in caso di necessità.
  • Il Pediatra/Medico di famiglia: prende visione del Piano individuale di trattamento diabetologico e collabora con  la Pediatria di comunità all’inserimento scolastico del proprio assistito. Valuta con la famiglia e il Centro di Diabetologia Pediatrica l’opportunità di richiedere il Servizio Infermieristico Domiciliare. Funziona da punto di raccolta di eventuali altre problematiche della famiglia.
  • La Pediatria di Comunità dell’AUSL: collabora con il Pediatra/Medico di medicina generale e il Centro di Diabetologia Pediatrica l’inserimento scolastico dell’alunno con diabete. Collabora con il Servizio Infermieristico Territoriale, se attivato. Promuove e coordina gli incontri fra le parti interessate. Insieme al Centro di Diabetologia organizza i corsi di formazione per il personale della scuola, in collaborazione con l’Associazione AGD-ODV.
  • Il Servizio Infermieristico Domiciliare dell’AUSL: predispone e attua il piano di intervento individuale, forma il personale scolastico, in collaborazione con la Pediatria di comunità.
  • La famiglia: collabora con la scuola all'inserimento del proprio figlio. Consegna al Dirigente Scolastico  la lettera informativa rilasciata dal Centro di Diabetologia e fornisce tutte le informazioni utili alla gestione del bambino/giovane durante l'orario scolastico. Partecipa agli incontri a cui è convocata assieme al personale sanitario e scolastico. Qualora personale scolastico docente o non docente abbia dato la propria disponibilità, fornisce alla scuola il materiale necessario alla misurazione della glicemia e all'eventuale iniezione di insulina, secondo quanto previsto nel Piano individuale di trattamento, impegnandosi ad affiancare il personale scolastico per un periodo di formazione che consenta poi agli stessi di dare continuità alla terapia in sicurezza.  Se il bambino frequenta la mensa, fornisce all’ufficio di competenza lo schema alimentare personalizzato della dieta.
  • L’Associazione AGD-ODV: fornisce alla scuola e alle famiglie degli studenti con diabete attività di consulenza e supporto per individuare e affrontare le criticità. Collabora alla realizzazione dei corsi di formazione. Mette a disposizione delle famiglie un sostegno psicologico gratuito, su segnalazione del Centro Diabetologico.
  • La scuola:  svolge un ruolo fondamentale per assicurare ai giovani studenti con diabete un’esperienza scolastica serena, sovrapponendola in modo naturale a quella dei loro compagni. In particolare, l’Ufficio Scolastico provinciale: coinvolge e sensibilizza i Referenti per l’Educazione alla Salute  delle singole scuole per costituire stabili punti di riferimento  sia per la problematica specifica, che, più in generale,  per i diversi argomenti di salute che riguardano i giovani. Collabora alla programmazione dei corsi di formazione; il Dirigente scolastico: riceve dalla famiglia  la segnalazione del caso di diabete. Consente l’informazione/formazione del personale scolastico coinvolto, favorendone la partecipazione agli incontri organizzati per l’inserimento. Facilita la relazione tra operatori scolastici, sanitari e genitori; Il personale scolastico docente e non docente: favorisce l’inserimento scolastico del bambino con diabete, partecipando  alle riunioni organizzate per conoscere la malattia e le necessità legate al suo controllo. Si adopera perché l’alunno possa partecipare a tutte le iniziative (uscite, giochi, feste scolastiche), tenendo presente le precauzioni del caso (sorveglianza, attenzione alla  qualità e quantità di cibo). Provvede alla corretta conservazione dei materiali e degli alimenti necessari per il controllo della glicemia. Individua luoghi adeguati alle attività connesse al trattamento dell’alunno con diabete nel  rispetto della privacy. Consente al bambino con diabete di assumere spuntini per prevenire o trattare un’ipoglicemia, usare il bagno e bere acqua, quando necessario. Partecipa ai momenti di informazione/formazione organizzati per approfondire la conoscenza del diabete. Segnala alla famiglia eventuali variazioni comportamentali del bambino (stanchezza, sonnolenza, brusche variazioni di umore). Effettua, se ha dato la disponibilità, la misurazione della glicemia e la somministrazione di insulina secondo quanto previsto nel piano individuale di trattamento. Partecipa alla formazione.
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modificato:mercoledì 30 agosto 2023

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