L’esame va effettuato anche se non è presente alcuna sintomatologia?
Si, è necessario effettuare l’esame anche se non è presente alcuna sintomatologia. La mammografia, infatti, si fa anche in assenza di sintomi, espressamente per trovare eventuali noduli molto piccoli, non palpabili.
È possibile l’insorgenza di un tumore dopo un esame negativo?
Si, anche se raro, è possibile che un tumore insorga nell’intervallo tra una mammografia negative e la successiva. Per questo si suggerisce l’auto-palpazione nel periodo che intercorre fra gli esami e di rivolgersi al medico curante per ogni eventualità.
L’ecografia è un esame più efficace della mammografia?
No. Nella fascia di età 50-69 anni, l’ecografia è un esame che si esegue a completamento della mammografia e della visita. Serve per verificare immagini radiografiche non perfettamente chiare, come noduli o addensamenti al seno.
È possibile cambiare la data e l’ora dell’appuntamento?
Si, è possibile, telefonando o rivolgendosi ai numeri e agli indirizzi indicati nella lettera di invito.
È necessario portare con sé della documentazione sanitaria? Viene effettuato il confronto con i dati di esami analoghi eseguiti precedentemente?
È indispensabile portare in visione la documentazione sanitaria relativa sia ad esami eseguiti in precedenza, anche presso altri centri (mammografie od ecografie), che ad eventuali trattamenti, soprattutto in caso di richiamo per approfondimento diagnostico.
Viene rilasciata una giustificazione per l’assenza dal lavoro?
Si, a richiesta dell’interessata.
Cosa fare se si hanno familiari con patologie tumorali?
La Regione Emilia Romagna dal 2010 ha promosso un programma di valutazione del rischio eredo-famigliare. Durante l'esame di screening viene fatta un'anamnesi per indirizzare o meno le pazienti con rischio eredo famigliare ad ulteriori e specifiche indagini.
Essere sottoposte a trattamento chemioterapico condiziona l’esame?
Non vi sono controindicazioni.
Può essere dannoso fare tante mammografie, visto che sono radiografie?
Assolutamente NO. In ogni modo, non si esegue una mammografia prima di 12 mesi, se il seno è normale e non sussistono elementi di sospetto.Nei centri di screening del Servizio Sanitario vi sono moderne apparecchiature che permettono di utilizzare dosi di raggi X molto basse. Si effettuano, inoltre, sistematicamente obbligatori controlli di qualità, sia delle attrezzature, che delle procedure utilizzate. Il rischio, quindi, è estremamente basso e di gran lunga inferiore ai vantaggi offerti dalla mammografia.
Durante l’allattamento al seno, si può effettuare la mammografia?
Normalmente meglio aspettare 6 mesi dopo l'allattamento; in caso di sospetto accertato dal medico si può procedere.
Si può effettuare la mammografia, se si hanno secrezioni al capezzolo?
Si. Tuttavia, nel caso di secrezioni ematiche, è consigliabile completare l'indagine con l'esame citologico del secreto.
Si può effettuare la mammografia in gravidanza?
La mammografia si esegue in gravidanza, solo se esiste un reperto clinico palpabile.