Screening uditivo per neonati

Il test, veloce ed indolore, è effettuato gratuitamente nei punti nascita provinciali dopo le prime 24 ore di vita del bimbo

I bambini riescono a farci capire di non sentire bene solo quando crescono, manifestando un ritardo del linguaggio. Per il corretto sviluppo del bambino, è dunque importante poter identificare, e quindi trattare, il più precocemente possibile un eventuale deficit uditivo.

Per questo motivo, da quest’anno, la Regione Emilia- Romagna prevede che sia eseguito gratuitamente a tutti i nuovi nati lo screening uditivo, con l’obiettivo di diagnosticare e trattare i deficit uditivi congeniti entro i primi 6-12 mesi di vita del bimbo. La sordità congenita, pur non essendo molto frequente (riguarda infatti da 1 a 4 casi ogni 1000 nati) è una patologia che giustifica l’esecuzione di uno screening universale per le ottime possibilità di recupero dei casi in cui la sordità venga diagnosticata.

Infatti, quanto più precoce è la riabilitazione tanto inferiore è la differenza tra un bimbo normoudente e un bimbo affetto da deficit uditivo in termini di performances comunicative, relazionali e cognitive.

Il test è veloce ed indolore ed è effettuato nei punti nascita provinciali dopo le prime 24 ore di vita del bimbo, prima della dimissione dall’ospedale.

Note

A chi è rivolto lo screening?

  • A tutti i nati nei punti nascita provinciali.
  • Ai nati a domicilio. In questo caso, è l’ostetrica che ha seguito il parto a dare tutte le informazioni ai genitori, con invito
    a sottoporre il bimbo al test.
  • Ai nati da madri residenti in provincia di Parma, che abbiano partorito in un’altra regione. In questo caso è invece il pediatra a dare tutte le informazioni necessarie ai genitori, in quanto è il primo punto di riferimento per il nuovo nato.

Dove viene eseguito il test?
Nel punto nascita dove è nato il bambino. A Parma, all’Ospedale Maggiore e alla Casa di Cura Città di Parma; in provincia, negli Ospedali di Vaio e al Santa Maria di Borgotaro. Per i nati a casa o fuori regione: per i residenti nel distretto di Parma e Sud-est al Centro di Audiovestibologia dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria; per i residenti nel distretto Valli Taro e Ceno, all’Ospedale di Borgotaro; per i residenti nel distretto di Fidenza, all’Ospedale di Vaio.

Quando viene eseguito il test?

  • Il test è eseguito dopo le prime 24 ore di vita del bimbo, prima della dimissione ospedaliera.
  • Entro il primo mese di vita, per i nati a domicilio e fuori regione.

In cosa consiste il test?
Nel condotto uditivo del piccolo, viene posta una morbida sonda che emette dei suoni di bassa intensità che vengono recepiti dalla parte interna dell’orecchio, detta coclea. Se la coclea funziona normalmente, “risponde” a questi suoni con un’eco, rilevato dalla sonda. Il test è gratuito e dura 1-2 minuti per orecchio. Non è doloroso, né fastidioso, generalmente, viene effettuato mentre il bambino dorme.

Se il test dà esito positivo?
I genitori del piccolo non dovranno allarmarsi. Non significa che il bimbo ha problemi di udito, perché può trattarsi di un caso “falso positivo”. Per questo motivo, è necessario ripetere l’esame (re-test), entro le successive tre settimane, come verrà spiegato ai genitori anche dal professionista sanitario.
 

Se anche il re-test è positivo?
Ancora una volta, non occorre allarmarsi. Il professionista fisserà una visita specialistica al Centro di Audiovestibologia dell’Azienda Ospedaliero-Univesitaria, dove il bimbo sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti.

L’esito della visita specialistica
È l’audiologo o l’otorinolaringoiatra dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria ad informare i genitori. Se l’esito della visita è negativo, il percorso si chiude. Se è negativo, ma vi sono fattori di rischio (ad esempio: familiarità, ricovero in terapia intensiva neonatale, infezioni durante la gravidanza, ecc.), potrebbe essere consigliato dallo specialista un
controllo audiologico ogni 6 mesi nei primi tre anni di vita del bimbo. Se l’esito è positivo, viene definita la necessaria terapia, in base ad ogni singola situazione.

Se la diagnosi è positiva?
Il Centro di Audiovestibologia si raccorda con i servizi territoriali di Neuropsichiatria Infantile dell’Azienda USL, per assicurare la realizzazione di un progetto individualizzato di presa in carico del bambino. Questo prevede lo sviluppo di tutte le competenze del piccolo, per potenziare le sue abilità, quali, l’attenzione, la memoria, la relazione, ecc., prevedendo anche il coinvolgimento ed il supporto del contesto familiare e scolastico.

Il ruolo del Pediatra di libera scelta
Il Pediatra è informato dai sevizi sanitari circa il percorso di screening ed è sempre a disposizione dei genitori per informazioni e chiarimenti. Non solo, questo professionista sorveglia, nel periodo successivo a quello neonatale, anche i  bimbi risultati negativi allo screening, perché una partedelle sordità si può manifestare anche tar

Proprietà dell'articolo
modificato:martedì 11 febbraio 2014

In caricamento...