Uso appropriato e sicuro dei medicinali nei pazienti anziani ospiti nelle residenze sanitarie assistite e nelle case protette, con particolare riferimento ai farmaci delle categorie ATC C e N

Progetto multicentrico della regione Emilia Romagna

"SICUREZZA ED APPROPRIATEZZA D’USO DEI FARMAC I NELLE STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI: DUE ANNI DI INDAGINE MULTICENTRICA IN EMILIA ROMAGNA"

Introduzione.

Le prescrizioni politerapiche nel paziente anziano, anche istituzionalizzato, possono aumentare il rischio di comorbilità e mortalità. Scopo del progetto è stato valutare sicurezza ed appropriatezza della politerapia nelle strutture residenziali per anziani, con particolare attenzione alle prescrizioni di farmaci per le patologie cardiovascolari (ATC C) e del sistema nervoso centrale (ATC N), alle potenziali interazioni farmacologiche (PPI) ed alle reazioni avverse da farmaco (ADR). Lo studio è stato finanziato tra i progetti AIFA di farmacovigilanza attiva.

Materiali e metodi.

Durante il 2012 ed il 2013, le AUSL di Modena, Bologna, Parma, Reggio-Emilia, Imola e Cesena hanno coinvolto 52 residenze per anziani convenzionate, arruolando minimo 400 pazienti/AUSL che assumevano cronicamente (4 settimane/anno) uno o più farmaci C/N e coprivano posti letto convenzionati e definitivi. Un Farmacista Facilitatore per AUSL ha eseguito 3 rilevazioni per ogni anno del progetto. Dati iniziali e di follow-up, clinici e terapeutici, sono stati inseriti in un database specifico ed elaborati per ottenere gli indicatori: età, genere, terapie croniche e al bisogno (I, IV livello ATC e principio attivo) per ogni fascia di concedibilità, prescrizioni fuori Prontuario Terapeutico, usi off label, PPI (elenco fornito dal DIMEC – Università di Bologna) e ADR segnalate. All’inizio del 2013 e del 2014 si sono svolti incontri per analizzare risultati e criticità insieme a clinici e coordinatori infermieristici.

Risultati.

Sono state monitorate le terapie di 3.106 pazienti nel 2012 e 2.970 nel 2013: 72,8% donne e 27,2% uomini, età media 83,8 anni (2012-2013 con differenze minime). Ognuno ha ricevuto nei due anni in media 9,7 farmaci/die: le terapie N le più prescritte in entrambi gli anni (93,27% /totale pazienti nel 2013). Il sottogruppo più prescritto è risultato quello degli inibitori di pompa protonica (62,9% dei pazienti nel 2013, – 1,14% vs 2012). L’uso off label è diminuito da 2,8% a 2,5% sul totale dei farmaci prescritti. In particolare si è ridotto il numero di principi attivi (da 31 a 25), mentre è aumentato quello dei trattati con clonazepam per ansia, insonnia e stabilizzazione dell’umore. Le PPI sono diminuite da 78 a 74 diverse tipologie (sulle 149 totali individuate nell’elenco) e da 49.9% a 49,5% dei pazienti esposti/totale. Sono state inviate in totale 36 sospette ADR di cui 3 gravi.

Conclusioni.

Il progetto ha costantemente coinvolto clinici e personale infermieristico delle strutture residenziali: il lavoro del Farmacista Facilitatore ha contribuito realmente a richiamare l’attenzione all’uso più appropriato e sicuro dei farmaci nell’anziano ed a sensibilizzare sul tema della segnalazione di ADR.

 

Autori

S. Calabria (1), A. Capaldo (2), S. Alemanno (3), F. Ansaloni (4) F. Lacaria (4), M. Lupo (3), M. Marotta (5), E. Russi (6), C. Orsi (2), M. Baraghini (3), A. Fadda (1), E. Iori (4) G. Negri (6), P. Zuccheri (5), N. Viani (2).

1 Assistenza Farmaceutica, AUSL, Imola (BO)

2 Dipartimento Farmaceutico, AUSL, Modena

3 Assistenza Farmaceutica Territoriale, AUSL Forlì-Cesena,

4 Servizio Farmaceutico, AUSL, Reggio Emilia

5 Farmacia Clinica e Continuità Ospedale/Territorio, AUSL, Bologna

6 Servizio Farmaceutica Territoriale, AUSL, Parma

 

Pubblicato su:  Giornale italiano di Farmacia clinica, 28, 3-4, 2014

Proprietà dell'articolo
modificato:lunedì 27 aprile 2015

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