Vaccinazione contro morbillo, parotite, rosolia e varicella

Morbillo, la parotite, la rosolia e la varicella: cosa sono

Il morbillo, parotite, rosolia e varicella sono tre malattie infettive contagiose a origine virale (ossia causate da virus).

Prima dell'avvento delle vaccinazioni di massa nei loro confronti, morbillo, parotite, rosolia e varicella rappresentavano tre infezioni tipiche dell'età infantile.

Attualmente, non esiste ancora una terapia specifica per morbillo, parotite, rosolia e varicella: chi si ammala, quindi, deve attendere la risoluzione spontanea dell'infezione (la quale avviene in genere nell'arco di 10-14 giorni).

Il morbillo è dovuto a un virus a RNA a singolo filamento appartenente al genere Morbillivirus e alla famiglia dei Paramyxovirus. La trasmissione del morbillo avviene, principalmente, per contatto diretto, tramite la saliva e le goccioline volatili emesse con i colpi di tosse, gli starnuti o quando si parla; tuttavia, è possibile anche una trasmissione per contatto indiretto, cioè toccando oggetti contaminati dall'agente infettivo.

Di norma, il morbillo esordisce con naso che cola, starnuti, febbre, malessere generale, perdita di appetito, tosse e stanchezza; dopodiché, trascorsi 3-4 giorni dalla comparsa dei primi sintomi, provoca delle caratteristiche macchie rosso-brunastre, leggermente in rilievo, su tutto il corpo. Il morbillo tende ad avere esito positivo; tuttavia, in alcune sfortunate circostanze, può capitare che degeneri e dia luogo a complicanze, quali: : diarrea acuta, otite media, congiuntivite, polmonite, epilessia,  encefalite, meningite e/o neurite ottica.

Prima della vaccinazione di massa nei suoi confronti, il morbillo colpiva in prevalenza soggetti di età compresa tra 1 e i 5 anni.

La parotite, comunemente nota come orecchioni, è dovuta a un virus a RNA a singolo filamento appartenente al genere Rubulavirus e alla famiglia dei Paramyxovirus.

La parotite si trasmette principalmente per contatto diretto, tramite saliva e le goccioline volatili emesse in occasione di colpi di tosse, starnuti o quando si parla; tuttavia, è possibile anche una sua trasmissione per contatto indiretto, ossia toccando oggetti contaminati dall'agente infettivo. La parotite si caratterizza per l'infiammazione di due importanti ghiandole salivari: le ghiandole parotidi. Generalmente, l'individuo che contrae la parotite lamenta dolore vicino alle orecchie (esacerbato peraltro dalla masticazione e dalla deglutizione), febbre, malessere, cefalea e dolori muscolari diffusi. Di norma, la parotite si risolve positivamente; tuttavia, in alcune rare circostanze, può degenerare e dare luogo a complicanze, quali: epididimite nell'uomo, ooforite nella donna, encefalite, meningite, pancreatite e/o danni all'udito.

Prima della vaccinazione di massa nei suoi confronti, la parotite colpiva in prevalenza soggetti di età compresa tra i 5 e i 9 anni.

La rosolia è dovuta al Rubella virus, un virus a RNA a singolo filamento appartenente al genere Rubivirus e alla famiglia dei Togavirus.

Trasmessa principalmente per contatto diretto tramite saliva e le goccioline respiratorie, la rosolia si manifesta con macchie rosse su tutto il corpo (esantema), linfonodi ingrossati e, talvolta, con sintomi simil-influenzali (febbre, mal di gola, naso che cola, stanchezza, perdita di appetito ecc.) e artralgia (dolore alle articolazioni).La rosolia tende ad avere esito positivo; in alcune sfortunate occasioni, tuttavia, può degenerare in complicanze, quali: encefalite, otite e/o piastrinopenia.

La rosolia è una condizione molto pericolosa per le donne in gravidanza: potrebbe causare, infatti, aborto spontaneo o anomalie nello sviluppo fetale.

Prima della vaccinazione di massa nei suoi confronti, la rosolia colpiva in prevalenza soggetti di età compresa tra i 5 e i 9 anni.

La varicella è dovuta al virus varicella zoster, un virus a DNA a doppio filamento appartenente alla genere Varicellovirus e alla famiglia degli Herpes virus.

La varicella si manifesta con un tipico esantema cutaneo, caratterizzato da chiazzette rosse pruriginose che, col tempo, evolvono in vescicole, poi pustole e infine croste granulari; oltre all'esantema cutaneo, la varicella causa anche febbre, malessere generale e mal di testa. La trasmissione della varicella avviene solitamente per via diretta, o tramite il contatto con il liquido contenuto nelle vescicole cutanee o tramite la saliva e le goccioline volatili emesse in occasioni di starnuti, colpi di tosse ecc. Di norma, la varicella ha un decorso benigno; in rare circostanze, tuttavia, può degenerare in complicanze, quali: encefalite, polmonite (soprattutto negli adulti), trombocitopenia, atassia cerebellare e/o glomerulonefrite.

Prima della vaccinazione di massa nei suoi confronti, la varicella colpiva in prevalenza soggetti di età compresa tra i 4 e i 10 anni.

Morbillo, rosolia e varicella rientrano nell'elenco delle malattie esantematiche.

Vaccinazione MPR-V

Il vaccino tetravalente MPR-V è prevalentemente praticato sui bambini, e sugli adulti qualora non fossero già vaccinati e non avessero ancora contratto una delle quattro infezioni.

Il vaccino tetravalente MPRV è a base di virus vivi attenuati, cioè in grado di mimare una forma molto lieve della malattia rispetto ai virus cosiddetti “selvatici” o “wild-type”, cioè quelli più frequenti nella popolazione naturale. Gli antigeni somministrati attraverso il vaccino stimolano il sistema immunitario nella produzione di anticorpi diretti contro i quattro diversi virus.

Il ciclo vaccinale del vaccino MPRV consiste in due iniezioni ravvicinate, a distanza di almeno  4 settimane tra una dose e l'altra. La seconda dose è necessaria per aumentare la percentuale di persone che rispondono al vaccino, in particolare per quanto riguarda la protezione nei confronti del morbillo (si stima, infatti, che già dopo la prima dose il 95% dei bambini sia immune a questa malattia, percentuale che aumenta a 98% dopo la seconda).

L’immunità conferita dal vaccino è duratura e non sono previsti ulteriori richiami.

Il vaccino si inietta per via sottocutanea a livello del muscolo deltoide del braccio.

Il vaccino MPRV è controindicato per le donne in gravidanza: se si dovesse presentare necessità di essere immunizzate si consiglia di rimandare la vaccinazione a dopo il parto. Essendo il vaccino tetravalente a base di virus vivi attenuati, è consigliato di aspettare almeno 30 giorni prima di cercare una gravidanza, tempo necessario affinché il nostro sistema immunitario produca gli anticorpi necessari a combattere eventuali infezioni.

Le donne che non hanno mai avuto la malattia e non si sono mai vaccinate contro MPRV, dovrebbero proteggersi contro questi virus, in previsione di una gravidanza.

Anche chi è immunodepresso a causa di una terapia farmacologia a base di cortisone, immunosoppressori, antitumorali, oppure a causa di una malattia, non può effettuare il vaccino tetravalente.

La vaccinazione è eseguita dagli operatori sanitari degli ambulatori vaccinali delle Aziende Usl.

Reazioni ed effetti avversi

La maggior parte dei vaccinati non presenta alcun problema; tra i più comuni ci sono disturbi di lieve o minima entità clinica, come arrossamento e dolore nella sede di, febbre, raffreddore, malessere generale, esantema e irritabilità, inappetenza e nervosismo. Questi disturbi sono temporanei e scompaiono nell’arco di pochi giorni. Alcuni, però, possono manifestarsi anche a parecchi giorni di distanza dalla somministrazione del vaccino

Dal momento che si tratta di vaccini contenenti virus vivi attenuati, alcune persone temono erroneamente che i vaccinati possano trasmettere ad altri la malattia. Nel caso del vaccino antivaricella, la possibilità di contagio esiste esclusivamente tramite contatto diretto con il liquido delle pustolette che eventualmente possono presentarsi dopo la vaccinazione, intorno al punto di inoculo. Non c’è, invece, una possibilità di contagio per via aerea.

Come prenotare

I cittadini possono chiamare il call center 0521.1794094, da lunedì a venerdì dalle 8.00 alle 17, il sabato dalle 8.00 alle 12.00 per fissare o modificare l’appuntamento per la vaccinazione presso gli ambulatori del Servizio di Igiene Pubblica.

Tutte le vaccinazioni comprese nel calendario regionale (obbligatorie e raccomandate) sono gratuite per le fasce di età previste.

 

 

 

 

 

Proprietà dell'articolo
modificato:venerdì 13 dicembre 2024

In caricamento...