PDTA Esordi Psicotici

Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale per i pazienti con esordio psicotico

“La definizione di esordio psicotico identifica quei disturbi psichici che influiscono sulle funzioni mentali con alterazioni del pensiero, del comportamento e dell’umore, sino alla Perdita del senso di sé e del rapporto con la realtà. Un intervento precoce e tempestivo può arginare i sintomi psicotici sin dalle fasi d’esordio, risultando determinante per l’andamento della condizione morbosa”.

L’esordio dei disturbi psicotici avviene per lo più durante l’adolescenza o nel periodo di transizione all’età adulta con importanti effetti sul processo di maturazione personale e progettuale dell’individuo.

Tra I possibili primi sintomi: cambiamenti significativi nelle proprie abitudini, nel modo di “stare con gli altri”, tendenza all’isolamento, importanti difficoltà a comunicare le proprie emozioni ed I propri stati d’animo, ripetuti momenti d’ansia o di panico, diffidenza e sospettosità, intense difficoltà a concentrarsi e mantenere l’attenzione associate, fenomeni psicosensoriali quali sentire voci di persone che altri non sentono, disturbi del sonno e dell’alimentazione.

Nelle fasi più iniziali del problema è possibile contrastare e spesso prevenire le conseguenze della condizione morbosa psicotica mediante l’individuazione e l’intervento precoce, preservando e migliorando il funzionamento psicologico, sociale e relazionale dei pazienti ed il loro orizzonte di vita.

Il tempo è un fattore critico e determinante per migliorare la prognosi del disturbo, pertanto il Dipartimento di Salute Mentale di Parma, coerentemente con le line guida nazionali e internazionali, ha definito un Progetto fondato su tempestività ed intensività del trattamento per le psicosi all’esordio e gli stati a rischio di psicosi, denominato “Percorso Esordi Psicotici”.

Il “Percorso Esordi Psicotici” è un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) e rappresenta la modalità con cui il servizio implementa i saperi (Linee Guida Internazionali e Nazionali e Linee di indirizzo regionali) e le esperienze (buone prassi operative) in percorsi di cura costruiti su bisogni e risorse della persona.

L’AUSL di Parma ha cercato di pianificare le sue azioni, all’interno del percorso, in modo da agevolare il paziente in ogni fase, garantendo uniformità delle prestazioni erogate, massima riduzione del rischio, centralità e partecipazione attiva del paziente al suo programma di cura.

 

Il programma integrato per gli esordi psicotici si pone questi obiettivi:

  • Garantire una tempestiva accoglienza e valutazione interdisciplinare utile ad avviare rapidamente ed in modo adeguato il PDTA per tutti i nuovi pazienti sul territorio, secondo un modello diffuso.
  • Migliorare il percorso clinico-assistenziale ottimizzando il Sistema di intercettazione dei soggetti a rischio di psicosi.
  • Riduzione del tempo intercorrente tra l’insorgenza di sintomi diagnostici o segnali di allarme di soggetti a rischio o all’esordio e conseguente presa in carico integrate da parte dei servizi territoriali finalizzata ad una recovery clinica, personale e sociale.
  • Riduzione della variabilità nella valutazione iniziale e nel trattamento dell’assistito garantendo alle persone con esordio psicotico o una condizione di rischio psicotico interventi specifici, appropriati, e basati sull’evidenza che possano ridurre il più possibile la fase acuta o la possibilità di transizione di psicosi conclamata.
  • L’individuazione di percorsi individuali centrati sul destinatario, con un modello che pone la persona al centro della rete di cura sociosanitarie, con enfasi sul trattamento integrato attorno alla persona e non ai servizi od alle Unità Operative.
  • Coinvolgimento e costruzione di una rete di prossimità con MMG/PLS, servizi sociali, scuole, volontariato e privato sociale per migliorare l’individuazione precoce e la presa in carico.

 

 

L’osservazione specialistica è effettuata nei servizi del DAISM-DP, attraverso un invio da parte dei medici di base / pediatri di libera scelta, i servizi di emergenza urgenza, i servizi sociali, le agenzie educative.

Il percorso prevede un trattamento integrato, multi-professionale e multi disciplinare, costruito con l’interessato un Progetto Individualizzato di Cura attraverso trattamenti psicofarmacologici, psicoterapici (individuali o di gruppo), psicoeducazionali (individuali o di gruppo) e finalizzati all’inclusione ed alla recovery della persona con sintomi psicotici, con monitoraggi periodici della sintomatologia e del perseguimento degli obiettivi di cura. All’interno di ogni servizio del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche, è presente un facilitatore esperto che accoglierà I bisogni riportati dalla persona, dalla famiglia e/o dalle figure di riferimento e li accompagnerà lungo il percorso.

Il percorso ha una durata prevista di due anni, al termine dei quali a seconda delle traiettorie diagnostiche emerse, l’assistito potrà rimanere in carico al servizio di cura competente e proseguire con il proprio specifico programma terapeutico.

Note

Responsabile: Dr.ssa Emanuela Leuci
Proprietà dell'articolo
modificato:martedì 19 luglio 2022

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