08/05/2015 - E’ il risultato del lavoro fatto dai detenuti per i detenuti quello presentato in conferenza stampa l'8 maggio. Si tratta di due opuscoli realizzati per dare le principali informazioni su due argomenti importanti per chi vive l’esperienza della detenzione: come prendersi cura della propria salute e come essere genitore, nonostante la difficile condizione di vita.
Il lavoro è durato più di tre anni, organizzato sia in diversi gruppi sia a livello individuale: è stata un’attività intensa, emozionante, a volte difficile, ma mai banale, per la quale è stata fondamentale la disponibilità di diversi detenuti (oltre 100 quelli coinvolti) di volersi raccontare, nonostante le differenze culturali e religiose (i partecipanti provengono da Paesi diversi) e confrontare, su argomenti spesso delicati e difficili. Ognuno ha messo a disposizione la propria esperienza, il proprio vissuto in carcere, con le paure e le difficoltà che questo comporta. Con l’aiuto degli operatori dell’AUSL, (10 professionisti, di cui 6 mediatori culturali provenienti da diversi Paesi), hanno saputo andare oltre i pregiudizi e gli stereotipi, anche personali, hanno riscoperto anche le proprie risorse, per guardare avanti.
Indispensabile, ovviamente, la collaborazione del personale dell’Amministrazione Penitenziaria, che ha creduto in queste attività ed ha contribuito alla loro realizzazione. Da tutto questo hanno preso forma i due opuscoli, sintesi del percorso fatto. Stampati in 3.300 copie complessive e tradotti in 5 lingue (rumeno, albanese, inglese, francese e arabo), da oggi gli opuscoli sono a disposizione dei detenuti e rappresentano un pratico strumento che può aiutare a trascorrere il tempo della detenzione, guardando avanti, oltre le sbarre, per iniziare a ricostruire il proprio futuro.
I due opuscoli sono parte del più ampio progetto “La promozione del benessere psicofisico negli Istituti Penitenziari di Parma” realizzato dall’Ausl con l’Amministrazione Penitenziaria e grazie al contributo di Fondazione Cariparma. Un progetto che vuole intervenire per orientare ad una migliore gestione delle condizioni generali di vita di coloro che vivono l’esperienza della detenzione. L’obiettivo è quindi di far acquisire consapevolezza e responsabilità alla popolazione detenuta (circa 1.100 persone all’anno) nella promozione della salute e favorire condizioni di benessere, riducendo quindi il disagio psico-fisico, episodi di autolesionismo e il rischio suicidario.
I due opuscoli
LA SALUTE “DENTRO”: PRENDITI CURA DI TE – consigli e testimonianze per una vita sana
IL GENITORE DETENUTO non è per questo un cattivo genitore ed è il genitore con cui il figlio dovrà fare i conti per crescere
Le dichiarazioni
Lucia Monastero, vice Direttore Istituti Penitenziari di Parma: "Ringrazio tutti i partecipanti al progetto, di grande valenza per il benessere complessivo dei detenuti, che contribuirà a mantenere un clima positivo"
Giuseppina Ciotti, Direttore Distretto di Parma AUSL Parma: "Le guide che presentiamo oggi sono il frutto di un progetto di promozione del benessere bio-psico-fisico, a partire dalla prevenzione e dalla relazione di genitore, utilizzando il metodo dell'educazione tra pari."
Marco Vagnozzi, Presidente Consiglio Comune di Parma: "Si dimostra oggi come grazie a progetti innovativi sia possibile che la pena tra le mura del carcere possa essere non solo punitiva ma soprattutto riabilitativa."
Stefano Andreoli, Fondazione Cariparma: "Il carcere è un luogo spesso di sofferenza e privazione: un grazie sincero ai detenuti per quanto hanno fatto con questo progetto per migliorare la condizione di salute dei loro compagni."
Catia Boni, Referente del progetto AUSL Parma: "Questo progetto ha permesso di far incontrare e far emergere l'umanità delle persone che vivono detenute in carcere, frutto di un lungo percorso con approccio multidimensionale e di rete per orientare i partecipanti a comportamenti positivi."